
Indice
- Come funziona Google nel 2022
- Apparire in prima pagina su Google non basta
- Come si fa ad arrivare primi su Google nel 2022?
- Arrivare primi su Google nel 2022: 10 step
- #1 Migliora la tua SEO on-page
- #2 Migliora le prestazioni del tuo sito web
- #3 Migliora i tuoi contenuti
- #4 Fai attenzione al search intent
- #5 Crea link interni
- #6 Costruisci backlinks al tuo sito
- #7 Aumenta il tuo click-through rate (CTR)
- #8 Aggiungi una sezione blog al tuo sito
- #9 Rivolgiti ad un professionista
Se stai leggendo questa guida significa che vuoi conoscere quali sono le strategie migliori da adottare per arrivare primi su Google nel 2022 e scoprire come è cambiato il mondo del posizionamento sui motori di ricerca negli ultimi anni.
Puoi fare arrivare il mio sito al primo posto su Google?
Questa è la domanda che mi viene posta della maggior parte delle persone che si rivolgono a me per realizzare un sito web per la propria attività.
Google scansiona continuamente il web e determina quali sono risultati più rilevanti per le nostre ricerche: per questo quando facciamo una ricerca ormai ci fidiamo di lui.
Nel 2022 il 90% degli utenti che effettua una ricerca su Google, non supera la prima pagina dei risultati.
Essere primi sui motori di ricerca e specialmente su Google - il motore di ricerca più utilizzato - può significare avere una enorme visibilità. In alcuni casi però affidarsi ad una agenzia SEO per raggiungere le prime posizioni sui motori di ricerca può rivelarsi una perdita di tempo e denaro.
Questo avviene specialmente quando, a causa dell’inesperienza, si acquistano dei piani SEO o ci si affida ad un’agenzia poco professionale.
Ma andiamo per ordine e scopriamo tutto ciò che c’è da sapere per arrivare primi su Google nel 2022.
Come funziona Google nel 2022
I risultati di Google stanno diventando sempre più complessi, si parla di risultati “ricchi” (rich results), che includono nella SERP - la pagina dei risultati dei motori di ricerca - le cosiddette SERP features. Vediamo quali sono:
- featured snippet: fornisce definizioni senza bisogno di aprire la pagina;
- local pack: mostra aziende a rilevanza, pertinenza e posizione dell’utente;
- video;
- notizie;
- le persone hanno chiesto anche: mostra domande aggiuntive correlate alla query di ricerca;
- risposte istantanee;
- knowledge panel: visualizzato sul lato destro della SERP, fornisce informazioni su una persona, luoghi o cose.

Apparire in una delle SERP feature garantisce un’elevata visibilità, grazie alle caratteristiche che la distinguono dal resto dei risultati, e può anche tradursi in una CTR (click through rate) molto più elevata della media.
Di norma - ma non è sempre vero - per essere inseriti all’interno di una SERP feature è necessario comparire tra i primi risultati.
Aggiornamento dell’algoritmo Google 2022 e Helpful Content Update
All’inizio di settembre 2022 Google ha rilasciato un aggiornamento del proprio algoritmo, chiamato Helpful Content Update.
Lo scopo di questo aggiornamento è premiare i contenuti con cui i visitatori ritengono di aver avuto un’esperienza soddisfacente, mentre i contenuti che non soddisfano le aspettative di un visitatore non avranno un buon rendimento.
Fonte: Google Search Central blog
Questo significa - fortunatamente - che i tempi in cui per raggiungere le prime posizioni era sufficiente ripetere una parola chiave più volte possibile all’interno della pagina web e acquistare link sono finiti: oggi per arrivare primi su Google dovrai sforzarti di creare del contenuto di valore che piaccia e sia davvero utile ai tuoi utenti.
Apparire in prima pagina su Google non basta
Lo abbiamo già scritto: apparire nella prima pagina di Google cattura la maggior parte gli utenti e quindi del traffico, ma sapevi che ci sono anche significative differenze tra i risultati che compaiono per primi e quelli che si posizionano più in basso nella prima pagina?
I dati del 2022 di First Page Sage dimostrano che chi si posiziona al primo posto riceve il 39.6% dei click, più del doppio della seconda posizione - che riceve il 18,4% dei click - e quasi quattro volte di più della terza posizione, con solo il 10,4% dei click.

È chiaro quindi come per ottenere il maggior numero di click possibili è indispensabile arrivare primi su Google e non semplicemente comparire tra i risultati della prima pagina.
Come si fa ad arrivare primi su Google nel 2022?
Come funzionano i motori di ricerca
I motori di ricerca come Google utilizzano un sistema complesso, detto algoritmo, per elaborare e classificare miliardi di pagine web e restituirle - ordinate a seconda della pertinenza con la keyword - all’utente che effettua una ricerca.
In parole povere, i motori di ricerca cercano di fornire all’utente le migliori risposte alle proprie ricerche, con l’obiettivo di soddisfare l’utente e far sì che continui ad utilizzare quello specifico motore di ricerca.
Google trova e classifica i contenuti attraverso alcune fasi:
- Crawling: vengono utilizzati dei bot, detti spider, per scansionare automaticamente i contenuti su internet alla ricerca di nuove pagine;
- Indicizzazione: le pagine trovate dagli spider vengono analizzate da Google che decide se includerle nel proprio indice o meno;
- Organizzazione della SERP: una volta indicizzate le pagine vengono valutate e inserite nei risultati della ricerca, in ordine di pertinenza.
Il funzionamento dell’algoritmo di Google, cioè il sistema che viene utilizzato per classificare i contenuti indicizzati è mantenuto segreto, ed è cambiato varie volte nel corso degli anni. Google si limita a rilasciare delle linee guida per i webmaster e di tanto in tanto, delle dichiarazioni che svelano alcuni degli aspetti dell’algoritmo.
Per cercare di far comprendere a Google che le nostre pagine web sono pertinenti ad una data chiave di ricerca - e arrivare primi su Google - dobbiamo necessariamente ricorrere alla SEO.
Cos’è la SEO

La definizione di SEO, acronimo di Search Engine Optimization, che si può tradurre in italiano in “ottimizzazione per i motori di ricerca” è molto intuitiva: fare SEO significa ottimizzare un sito web per migliorarne il ranking sui motori di ricerca.
Spesso ci si focalizza primariamente su Google, il più utilizzato. L’obiettivo di una strategia SEO è quindi posizionarsi in alto su Google.
Ciò che è meno semplice da spiegare per chi non si intende di realizzazione di siti web è in che cosa consista di fatto questa ottimizzazione.
Generalmente il sito web viene ottimizzato a livello tecnico, per migliorarne la velocità di caricamento, ma anche a livello di qualità del contenuto e dei link che puntano al sito web (link building).
La SEO è tipicamente suddivisa in due grandi aree: SEO On-page e SEO Off-page.
SEO On-page
La SEO On-page si occupa degli aspetti tecnici e dell’ottimizzazione del contenuto, affinchè il tuo sito possa essere trovato e scansionato dagli spider di Google. Si traduce ad esempio nell’inserimento delle parole chiave nel titolo, nella meta description e nei sottotitoli.
SEO Off-page
La SEO Off-page si occupa di tutto ciò che avviene al di fuori del tuo sito web e consiste primariamente nel link building: si cercano di ottenere link da parte di siti web autorevoli e pertinenti al sito da posizionare per migliorarne il posizionamento su Google.
Un altro aspetto rilevante della SEO Off-page sono i segnali social, che stanno diventando sempre più importanti per arrivare primi su Google nel 2022. Se gli utenti hanno molte interazioni reali con i social collegati alla pagina web questo ne influenzerà positivamente il ranking su Google e quindi il posizionamento su Google.
Primi su Google: attenzione!
Prima di pianificare la tua strategia per arrivare primo su Google o di contattare un Consulente SEO è fondamentale che tu acquisisca una serie di informazioni che ti aiuteranno a valutare al meglio e ti proteggeranno dalle fregature, che in questo ambito purtroppo sono all’ordine del giorno.
Primi su Google per parole chiave a zero volume di ricerca
Un modo per arrivare primi su Google piuttosto velocemente, spesso sfruttato da consulenti SEO non professionali, è quello di posizionare un sito web per una chiave di ricerca super specifica, che però non porta a conversioni, in quanto si tratta di una parola chiave a zero volume di ricerca.
Se manca competizione, per arrivare primi su Google con una parola chiave a zero volume di ricerca, è sufficiente limitarsi all’ottimizzazione On-page del sito web.
Facciamo un esempio di posizionamento sui motori di ricerca inutile, tratto da una reale esperienza avuta con una SEO Agency italiana.
La suddetta SEO Agency dichiarava ad una conferenza di aver posizionato velocemente il sito web di un cliente al primo posto nella SERP. La parola chiave per cui aveva svolto il servizio SEO era bomboniere equosolidali a Milano sotto i 5 euro.
Capirai che arrivare primi su Google per una parola chiave di questo tipo non solo non porterà ad un aumento delle vendite, ma neanche del traffico sul sito web, perchè sarà molto difficile che qualcuno faccia una ricerca così specifica.

Nessun competitor utilizza la parola chiave bomboniere equosolidali a Milano sotto i 5 euro, quindi per posizionarsi sarà sufficiente creare una pagina e ripetere la parola chiave al suo interno in modo appropriato.
Quando arrivare primi su Google non è proprio possibile
Per alcune keywords, come quelle con un maggior volume di ricerca a livello nazionale o internazionale, la prima pagina della SERP è già occupata dai maggiori brand.

Ad esempio, per la chiave di ricerca Ripristinare Iphone, i primi due risultati della SERP sono occupati dal sito ufficiale del supporto Apple e gli altri da blog molto autorevoli in materia e attivi da tanti anni, come Salvatore Aranzulla e Iphoneitalia.
Arrivare primi su Google per una parola chiave di questo tipo è impossibile: non riuscirai mai a posizionarti al di sopra del sito ufficiale Apple. Se questo è comunque il tuo obiettivo ti consiglio di desistere o di ricorrere agli Ads.
Arrivare primi Google non è garanzia di un aumento delle vendite
Quando si rivolgono ad un consulente SEO, i clienti richiedono spesso di essere posizionati per le cosiddette vanity keywords.
Le parole chiave dette vanity keywords sono quelle composte da una o due parole e sono molto aspecifiche: il posizionamento per questo tipo di keyword richiede un grande investimento (in termini di tempo e denaro) e può non corrispondere a nessun ritorno sull’investimento.
Un esempio: Serramenti PVC.
Questa parola chiave avrà certamente un enorme volume di ricerca e arrivare primi su Google per questa ricerca - con un adeguato investimento di tempo e denaro - potrebbe essere possibile per un esperto SEO.
Ma arrivare primo su Google per la parola chiave Serramenti PVC non sarà utile se l’attività opera solo a Torino o in un altro contesto locale: le persone che visiteranno la mia pagina e che non vivono nel luogo in cui io ho la mia azienda che produce e installa serramenti la abbandoneranno subito: si tratta di utenti non in target.
Posizionarsi per una vanity keyword porta ad un aumento di traffico, che spesso però non corrisponde ad un aumento delle vendite. Per raggiungere gli utenti in target, cioè quelli che possono essere realmente interessati all’acquisto, devo puntare alla parola chiave Serramenti PVC Torino, certamente meno competitiva ma più utile per generare una clientela online.
Primi su Google in pochi minuti con gli ads a pagamento
Se vuoi arrivare primo su Google in un tempo molto ristretto (meno di un mese) oppure se desideri arrivare primo per una parola chiave per la quale i risultati organici sono molto autorevoli, non hai altra soluzione se non utilizzare gli Ads.
Ma che differenza c’è tra arrivare primi su Google con gli annunci a pagamento e arrivare primi tra i risultati organici?
Gli Ads, cioè le inserzioni su Google (i risultati a pagamento) non vengono cliccati tanto quanto i risultati organici, anzi, hanno una CTR piuttosto bassa: 2.1% per la prima posizione sponsorizzata e 1.6% per la seconda.
Per di più con i risultati a pagamento sarai posizionato ai primi posti fino a quando non esaurirai il budget pubblicitario.
Al contrario, arrivare primo tra i risultati organici (non a pagamento) assicura risultati duraturi: una volta arrivato in cima alla SERP per una parola chiave con un buon volume di ricerche, il tuo sito comincerà ad ottenere traffico costante.
Arrivare primi su Google nel 2022: 10 step
#1 Migliora la tua SEO on-page
Nel 2022 l’ottimizzazione on-page della tua pagina web è ancora di più un fattore cruciale per comparire in prima pagina su Google.
Queste sono alcune delle ottimizzazioni più importanti da fare sulla tua pagina web:
- Assicurati che la keyword sia presente nel title tag
- Assicurati che il contenuto della pagina sia almeno di 1200 parole
- Assicurati di ripetere la keyword almeno 3 volte all’interno della pagina
#2 Migliora le prestazioni del tuo sito web
Assicurati che tutte le tue pagine:
- siano sicure;
- siano ottimizzate per mobile;
- si carichino velocemente;
- abbiano tutti i link funzionanti.
Certificato SSL/HTTPS
Il certificato SSL (Secure Sockets Layer) è un protocollo che ha il compito di proteggere i dati personali comunicati tramite web.
Questo certificato impedisce eventuali intercettazioni di dati. Grazie ai certificati SSL i dati personali degli utenti - come password, numeri di carte di credito e dati anagrafici - vengono mantenuti al sicuro e criptati per evitare che terzi possano intercettarli.
Per Google l’obiettivo di tutelare la sicurezza degli utenti è importante: per questo penalizza i siti web non sicuri nella pagina dei risultati.
La connessione sicura HTTPS è infatti un fattore di ranking, come confermato da Google, che assegna un punteggio maggiore ai siti web con certificato SSL rispetto a quelli che ne sono sprovvisti.
Velocità di caricamento
Quanto velocemente dovrebbe caricarsi una pagina?
Nel 2022 le pagine con un tempo di caricamento superiore ai 3 secondi sono considerate lente.
Come valutare la velocità di caricamento di un sito
Ci sono molti tool che possono essere utilizzati per valutare la velocità di una pagina web, uno di questi è Google Page Speed Insights.
Questo è uno screenshot di come appaiono le statistiche di Google Page Speed Insights per Uxnovo:

Tieni sempre a mente - come ha anche rivelato uno studio eseguito da Backlinko - che una pagina su smartphone si carica l’87,84% più lentamente.
Ottimizzazione usabilità mobile
Come dichiarato da Google stesso nelle linee guida di Google Ads, nel 2022 l’usabilità dai dispositivi mobili è un fattore cruciale.
I siti ottimizzati per i dispositivi mobili vengono visualizzati più in alto nei risultati di ricerca
Per sapere se la tua pagina è ottimizzata per i dispositivi mobile puoi utilizzare il Test mobile friendly di Google.
#3 Migliora i tuoi contenuti
Content is king
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: per arrivare primi su Google è fondamentale che il tuo contenuto fornisca la miglior risposta possibile alla query dell’utente.
Se la tua pagina ha contenuto di alta qualità le persone lo condivideranno sui propri siti web e sui social media.
Nel 2022 i link esterni (backlink) al tuo sito web sono una parte importante dei fattori di ranking dell’algoritmo di Google e la loro importanza è in continua crescita.
Maggiore è il numero di parole, maggiore la possibilità che il tuo contenuto venga condiviso. La creazione di contenuti visuali come immagini e infografiche aumenta ulteriormente le chances di essere ricondiviso.
#4 Fai attenzione al search intent
A partire dal 2015 grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’algoritmo di Google (Rankbrain) Google è in grado di comprendere gli obiettivi specifici dell’utente al momento della ricerca e capire se una pagina li soddisfa o meno.
L’algoritmo di Google sta migliorando nel riconoscere i contenuti con le informazioni più pertinenti e affidabili. Nel 2022 le classifiche SEO sono più competitive e contengono quasi esclusivamente contenuto di qualità.
Cos’è il search intent?
Quando l’utente effettua una ricerca su Google, in genere ha in mente un qualcosa di specifico: cerca una risposta ad un problema, un orario di apertura, offerte o recensioni di prodotti, ecc.
Il search intent è il motivo per cui l’utente ha effettuato la ricerca.
Per comparire tra i primi risultati di Google è fondamentale che la tua pagina sia allineata al search intent degli utenti. Per far ciò è necessario analizzare la SERP della parola chiave per cui desideri posizionarti per capire quali sono i contenuti più pertinenti.
I quattro tipi di serach intent più comuni sono:
Intento navigazionale
L’utente sa già quale sito vuole visitare.

Intento informazionale
L’untente cerca informazioni su uno specifico argomento di suo interesse.

Intento commerciale
L’utente cerca informazioni su un determinato prodotto o servizio, con lo scopo di compararlo con altri prodotti o servizi.

Intento transazionale
L’utente effettua una ricerca con uno scopo preciso, ad esempio acquistare un determinato prodotto.

#5 Crea link interni
Un link interno è un collegamento che punta ad un’altra pagina del tuo sito.
Organizzare correttamente i link interni del tuo sito web è di fondamentale importanza, specialmente se vuoi spingere un contenuto in particolare.
Creando un link interno ad una risorsa presente sul tuo sito fa sì che questa sia accessibile per gli spider di Google da più punti del sito web. In questo modo da Google darà una maggiore rilevanza a quel contenuto e ne migliorerà il ranking.
#6 Costruisci backlinks al tuo sito
Pubblicare contenuto di valore non è sufficiente: le persone devono poterlo trovare!
L’acquisto di link è una pratica piuttosto comune e Google si è espresso così a riguardo:
…alcuni esperti SEO e proprietari di siti web adottano la pratica di acquistare e vendere link per influenzare il PageRank, senza tenere conto della qualità dei link, delle fonti e dell’impatto a lungo termine sui propri siti. Acquistare o vendere link per influenzare il PageRank è una pratica che viola le istruzioni per i webmaster di Google e può influire negativamente sul ranking di un sito nei risultati di ricerca.
Il prezzo di un link da una fonte autorevole può abbondantemente superare i 1000€. Per questo e per quanto è stato dichiarato da Google la strategia migliore per ottenere link che rimandino al tuo sito è la link earning: creare contenuto così buono e completo che attrarrà link.
#7 Aumenta il tuo click-through rate (CTR)
Il CTR è il numero di clic ricevuti dalla tua pagina diviso per il numero di volte in cui viene visualizzato: clic ÷ impressioni = CTR. Ad esempio, se hai 5 clic e 100 impressioni, allora il CTR è pari al 5%. (fonte: Guida di Google Ads).
Lo scopo primario di una buona SEO non dovrebbe essere quello di posizionarci in alto su Google, ma portare al nostro sito più traffico in target possibile.
Per migliorare il CTR ci è necessario focalizzarsi sui metadati, come l’URL, il tag title e la meta description e far sì che siano più accattivanti possibile in modo da catturare l’attenzione dell’utente e far sì che clicchi sul nostro risultato e non passi oltre.

#8 Aggiungi una sezione blog al tuo sito
Una delle migliori pratiche per aumentare le tue possibilità di arrivare primo su Google è aggiungere un blog al tuo sito e creare nuovo contenuto di valore con costanza.
Con un blog potrai costruire fiducia e attrarre potenziali clienti, creando nuovi post su temi attuali e rilevanti per la tua nicchia, in modo da mantenere il tuo sito sempre aggiornato.
La presenza di un blog non è un fattore di ranking di per sé, ma l’aggiornamento costante del sito e la creazione di nuovi contenuti ti aiuteranno a scalare posizioni all’interno della SERP.
#9 Rivolgiti ad un professionista
Sebbene per alcuni elementi più tecnici - come l’ottimizzazione responsive per dispositivi mobile e il miglioramento della velocità di caricamento - dovrai necessariamente affidare ad un esperto in realizzazione di siti web dinamici, per altri potresti essere tentato di fare da te.
Devi sapere che la SEO è composta da una serie di attività complesse e che richiede conoscenze e un investimento di tempo elevato. In questo articolo abbiamo solo grattato la superficie di quello che è un argomento vastissimo, per il quale non basterebbe un’intera enciclopedia per essere trattato in modo esaustivo.
Il mio consiglio è di non improvvisare ma di contattare un consulente SEO e di valutare sempre attentamente la sua proposta, anche sulla base delle nozioni che hai appreso grazie a questo articolo! 😉